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Minori stranieri non accompagnati, in un video il racconto di una giornata fuori porta

“Abbiamo toccato il cielo” è il titolo del video racconto di una giornata fuori porta vissuta dai minori
stranieri non accompagnati in carico all’Amministrazione comunale di Macerata, nell’ambito di un
progetto di inclusione ed integrazione gestito in collaborazione con l’associazione Piombini Sensini.
Il cortometraggio, pubblicato sui social e sui canali YouTube dei Servizi Sociali e del Comune di
Macerata, riporta l’esperienza di una trentina di ragazzi che – accompagnati da assistenti sociali
comunali, educatori dello stesso progetto e operatori della Comunità “Il Girasole” e di “Casa Bethlem”,
quest’ultima struttura di accoglienza della Diocesi di Macerata, – hanno visitato alla fine di ottobre il
bosco di Canfaito ed i borghi di Elcito e Braccano, tra San Severino Marche e Matelica.
“Per questi giovani – interviene il vice sindaco e assessore alle Politiche sociali Francesca
D’Alessandro, – è stata l’occasione per approfondire la conoscenza del territorio provinciale. Ed è
esattamente questo il modello su cui noi puntiamo, affidandoli alle famiglie che si sono rese e
continuano a rendersi disponibili: dall’impegno nell’istruzione scolastica al rispetto delle regole e dei
doveri, passando per una piena consapevolezza dei luoghi, degli spazi e anche di tutta una serie di
servizi messa a disposizione da istituzioni ed enti pubblici, oltre ad un approccio formativo verso il
mondo del lavoro”.
Dopo aver visitato nei mesi scorsi i principali contenitori culturali di Macerata, studiato il sistema di
trasporto pubblico locale e quello ferroviario, condiviso con giovani italiani attività sportive in
diversi strutture cittadine e assistito anche allo spettacolo della fioritura di Castelluccio, questa volta gli
uffici dei Servizi sociali hanno organizzato un’uscita in tre luoghi di grande suggestione come Elcito,
Canfaito e Braccano: “Precedentemente a questa uscita – conclude l’assessore D’Alessandro – i ragazzi
sono stati istruiti dai nostri educatori sulle caratteristiche e sulla storia dei luoghi durante il laboratorio
di cultura italiana voluto dall’Amministrazione comunale, che si tiene due volte a settimana e che
rimane aperto anche a persone di origine straniera non inserite nel nostro progetto”.

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