ilgiornaledelsud.com

ingrandisci il testo rimpicciolisci il testo testo normale feed RSS Feed

Macerata: tra letteratura, arte e società torna il Festival “de Sidera”

Torna il Festival “de Sidera. A proposito di cosmogonie” giunto quest’anno alla seconda edizione. Si
tratta di un percorso culturale di conoscenza e di riflessione, un fil rouge tra poesia e stelle, evocando
de-sideri e con-siderazioni, in programma a Macerata dal 17 novembre al 4 dicembre.
“Si tratta di un festival – ha detto l’assessore alle Politiche giovanili Marco Caldarelli aprendo la
conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa, insieme all’assessore agli Eventi Riccardo Sacchi e
al professor Guido Garufi –, essendo articolato in quattro giornate, portatore di un’ambizione non
banale. In ‘de Sidera’ vorremmo un po’ di tutto, poter parlare di politica, letteratura, di poesia, di
saggistica e di musica. E’ un’iniziativa interessante perché aperta, nuova, senza particolare recinti, il
criterio di scelta non è politico ma affidato al gusto di ciascuno di noi. Vedrete che chi seguirà il Festival
si porterà a casa qualcosa di importante, per la città e per lui”.
“Quattro eventi sono un pretesto positivo per conoscerci meglio – ha detto il professor Guido Garufi
introducendo gli eventi in programma -. ‘de Sidera’ è un festival che di anno in anno si replica
presentando dettagli diversi e potrebbe diventare una struttura permanente irraggiando altri segnali
durante l’anno sulla città. Voglio ringraziare gli assessori Caldarelli e Sacchi perché ci vuole coraggio a
produrre un atto culturale di questo tipo, perché quello che facciamo rientra in un circuito un po’
diverso. La qualità della cosa è come una giacca di classe e allora, in questo caso, non conta il pubblico
ma la qualità del pubblico”.
“Promuovere un festival che prevede nel suo core business quello è già stato detto prima di me, è un
atto di coraggio – è intervenuto l’assessore agli Eventi Riccardo Sacchi -. E’ un festival libero, forse
perché non ha steccati ideologici e fa dell’approccio liberale la sua cifra. E’ un festival che più pop non
si può, siamo liberi negli argomenti, nello scegliere gli autori, la forma d’arte e il contenuto. E quindi
libertà di movimento e di scelta. Sottolineo, infine, la collaborazione e la sinergia benefica tra i due
assessorati coinvolti benedetta dall’Amministrazione comunale”.
Tra letteratura, storia e società, il Festival, organizzato in sinergia dagli assessorati alle Politiche
giovanili e agli Eventi, aprirà i battenti con un’anteprima regionale dal titolo “Corsi e ricorsi storici”
con la presentazione di “Vico dei miracoli”, il nuovo libro di Marcello Veneziani dove il giornalista
e scrittore narra la vita di uno dei grandi filosofi italiani: Giambattista Vico. Tutto scorre come in un
racconto, ma tutto è veritiero: la nascita e l’infanzia travagliata; il lavoro di precettore; i primi passi
accademici, le incredibili vicissitudini familiari, i rapporti con la Chiesa, i reali e la nobiltà, le opere
incomprese, la vecchiaia, la morte e la farsa dei funerali ripetuti, la gloria postuma.
L’incontro, organizzato dall’associazione Antelitteram, per la direzione artistica di Filippo Davoli, si
terrà venerdì prossimo, 17 novembre, alle 21.15, al Teatro della Filarmonica.

Il calendario del Festival prevede poi per mercoledì 22 novembre, alle 21, al Caffè Basquiat, una
serata particolare in compagnia di Luca Pucci e Alessandro Savi, autori del libro “Pronto, è il bar”
che in tutta la provincia ha venduto più di mille copie ed è pronto alla ristampa. Il libro raccoglie e
racconta un vasto repertorio aneddotico di personaggi frequentatori di bar e locali rappresentando uno
spaccato sulle nostre tradizioni linguistiche e popolari.
Mercoledì 29 novembre, sarà la volta di Edoardo Salvioni che presenterà il nuovo libro di Guido
Garufi “Non esiliarti”, un’autoantologia dei versi dal 1972 ad oggi. L’incontro si terrà, alle 17.30,
alla presenza dell’autore, alla Sala Castiglioni della Biblioteca Mozzi Borgetti.
A chiudere il festival, lunedì 4 dicembre, alle 17.30, all’Auditorium della Biblioteca Mozzi Borgetti
sarà l’incontro intitolato “Lingua di Joyce e frazionamento dei linguaggi” a cura del professor John
McCourt, Magnifico Rettore dell’Università di Macerata e tra i massimi esperti al mondo di Joyce.
L’intervento di McCourt sarà introdotto dal direttore artistico del Festival Filippo Davoli e da Guido
Garufi.
Tutti gli eventi sono gratuiti.

Nessun Commento

Sia i commenti che i trackback sono disabilitati.


Vuoi essere il primo a lasciare un commento per questo articolo? Utilizza il modulo sotto..

Spiacente, i commenti sono chiusi.