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HOGRE. COME UNA PISTOLA AD ACQUA CARICATA A VERNICE

Prolungata sino al 10 gennaio presso la Galleria Misia Arte la mostra personale di HOGRE a cura di Claudia Attimonelli

È stata prolungata fino al 10 gennaio “Come una pistola ad acqua caricata a vernice”, la mostra personale dell’artista internazionale HOGRE a cura di Claudia Attimonelli, voluta, organizzata e prodotta da Cellule Creative negli spazi rinnovati della galleria Misia Arte di Bari, in via Putignani 153.

Il rinvio fa seguito alle numerose richieste di visitare la mostra, provenienti soprattutto dai più giovani, particolarmente attratti da questo genere artistico; diversi workshop sono stati programmati per loro, in collaborazione con gli istituti artistici e associazioni del territorio.

“Il grande entusiasmo dei teenagers nel misurarsi con questo tipo di arte che sentono più vicina al loro quotidiano ci ha convinti a prolungare il periodo di visita alla mostra fino alle festività natalizie in modo da permettere a tutti i curiosi di visitarla” spiega il gallerista Stefano Straziota.   

“Anche il celebre scrittore barese Gianrico Carofiglio dopo aver visitato la mostra si è prestato a una foto di rito con un’opera di Hogre – la bottiglia ‘Problemi dal 2007’ – che l’artista prima dell’evento ha posizionato furtivamente in diversi posti della città scambiandola con quelle originali Peroni, creando scompiglio e stupore” ricorda Carlo Amodio, cofondatore Aps Cellule Creative     

HOGRE è lo pseudonimo di uno street artist romano, la cui notorietà da tempo ha varcato i confini dell’Italia per il clamore e la potenza espressiva dei suoi interventi non autorizzati, realizzati nello spazio pubblico con lo scopo di ribaltare i messaggi dei media contemporanei. Dal 2007 l’artista interviene realizzando stencil, affissioni di poster, pittura murale scegliendo un linguaggio ironico e provocatorio, sovversivo e destabilizzante, alterando e ricreando immagini e testi pubblicitari, contribuendo così a un importante processo di ri-significazione dello spazio urbano.

HOGRE, la cui identità è ignota poiché da sempre opera nell’anonimato, concentra le sue azioni principalmente sulla grafica e sulla pratica del subvertising, di quest’ultima in Italia è tra gli esponenti più radicali e vibranti. Il termine (subvert + advertising) indica le strategie artistiche e comunicative atte a sovvertire il linguaggio pubblicitario nei luoghi dove questo si esprime: la strada, i cartelloni, le etichette delle merci.

La mostra “Come una pistola ad acqua caricata a vernice” segna per HOGRE il passaggio ad una nuova fase di ricerca incentrata su una diversa interpretazione dell’oggetto in sé. Grazie ad uno slittamento di senso, il prodotto insieme al suo logo, subisce un trattamento artistico che mette in discussione la logica del consumo e il discorso della persuasione pubblicitaria, ci si accorge, ad esempio, della natura inoffensiva e giocosa della pistola, osservandone il grilletto: è un giocattolo, ma è capace, poiché carico di vernice, di spruzzare nuovi significati in “un universo nel quale si dà sempre più informazione e sempre meno senso” (Baudrillard, Il sogno della merce, 1987).

L’esposizione di opere inedite presenta una serie di nature morte – tra le quali la celebre mosca divenuta il logo di HOGRE – oggetti tratti dal mondo del consumismo ovvero merci decontestualizzate e risignificate, come il muso del treno ad alta velocità denominato Feccia Rossa, lo spruzzino detersivo Ajax che diviene ACAB, il carrarmato targato Amazon sovvertito in Ammazzo. Tra le opere, dipinti, serigrafie, oggetti di design e stencil. La strategia e la comunicazione del progetto sono state curate da Roberta Troiano.

La mostra di HOGRE “Come una pistola ad acqua caricata a vernice” è aperta al pubblico fino al 10 gennaio 2024, dal lunedì a sabato tra le 17 e le 19,30 o su appuntamento.

CELLULE CREATIVE APS è un’associazione di promozione sociale nata nel 2019 per creare un dialogo culturale tra il pubblico e il privato al fine di realizzare progetti partecipati e di gestione costruttiva del territorio. L’associazione promuove l’interazione tra iniziative culturali, artistiche e ricreative, che coinvolgono e valorizzano differenti figure tecniche e artistiche aperte a nuove sperimentazioni. Si avvale anche di attività di volontariato per la realizzazione di progetti innovativi a finalità solidaristiche e di utilità sociale.

MISIA Arte nasce nel 1984 a Bari come galleria dedicata all’arte e al design, luogo di espressione e di dialogo tra cultura, arti decorative, creatività.

Il progetto ha preso il via con la partecipazione di designer del calibro di Ugo Marano, Tarshito e Shama, Riccardo Dalisi, Giancarlo Montebello che hanno contribuito a sviluppare l’inizio del lungo percorso di MISIA, ricco di associazioni creative, contaminazioni, intrecci artistici di scarti e frammenti. L’identità inclusiva e sperimentale continua ad essere la cifra stilistica della galleria che collabora oggi con artisti contemporanei e maker offrendo spazi, realizzazione di eventi, curatela di mostre.

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