9 Giu 2025
LECCE, ANZIANO UCCIDE LA MOGLIE. GLI PSICOLOGI DI PUGLIA: “UNA TRAGEDIA CHE CI INTERPELLA TUTTI”
Il presidente dell’Ordine, Giuseppe Vinci:
«La sofferenza psicologica nella terza età è spesso invisibile.
Servono più ascolto, prevenzione e servizi territoriali»
«Un episodio che, al di là dei dettagli che non possiamo conoscere, ci interpella profondamente, come cittadini di questo tempo, e come professionisti della salute mentale. Sappiamo bene come tanti anziani siano amorevolmente assistiti dai loro parenti, spesso con l’aiuto dei servizi che il sistema sanitario e sociale offrono oggi. E tuttavia, dobbiamo allo stesso tempo riconoscere che il fatto di cronaca di oggi propone una riflessione drammatica: tanti, troppi, sono gli anziati lasciati soli a gestire sé stessi e i loro partner, a loro volta non meno affaticati, smarriti e confusi di loro».
Il presidente dell’Ordine degli Psicologi della Regione Puglia, Giuseppe Vinci, commenta la tragedia familiare a Lecce, dove un uomo di 81 anni ha sparato alla moglie, uccidendola mentre dormiva. «La sofferenza psicologica degli anziani – spiega Vinci – è spesso silenziosa, segnata dalla sfiducia nell’aiuto di altri che potrebbero e dovrebbero far qualcosa. La solitudine, i conflitti familiari, la perdita di ruolo sociale e la gestione delle malattie croniche possono quindi alimentare un malessere profondo, e l’idea che non ci sia più nulla da fare. È fondamentale che queste persone non vengano lasciate sole, ma abbiano accesso a percorsi di ascolto, accompagnamento e cura psicologica innanzitutto da parte dei familiari, e dove ciò è impossibile, dal sistema sociale, che può fare molto di più nelle sue diverse articolazioni».
Per lo psicologo, anche nelle relazioni più intime, come quella tra coniugi, possono insinuarsi nel tempo dinamiche tossiche, frustrazione e sentimenti di impotenza, e quando mancano strumenti per affrontare il conflitto senza renderlo devastante, e questo si combatte attraverso la promozione della salute e la prevenzione del disagio. Quando invece il disagio si cronicizza senza trovare uno spazio di elaborazione e cura, le conseguenze possono diventare drammatiche, come in questo caso. «La salute psicologica deve essere riconosciuta al pari di quella fisica: va promossa, tutelata e curata lungo tutto l’arco della vita, anche nella terza età».