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la XXII Giornata Nazionale degli “Amici dei Musei”

L’arte e la pace. Una interconnessione che sabato 11 ottobre vedrà lavorare fianco a fianco l’associazione Amici dei Musei OdV Taranto e il Museo archeologico nazionale MArTA.

Il tema particolarmente attuale celebra la XXII giornata nazionale del sodalizio da sempre sostenitore del patrimonio museale e culturale italiano.

La giornata si celebrerà il prossimo sabato, a partire dalle 9.30, all’interno della Sala Incontri del Museo tarantino, con un dibattito sviluppato attraverso diverse prospettive: la pace interiore e quella con prossimo saranno quelle del medico e psicoterapeuta Pietro Bonanno e del filosofo Francesco Bellino, ordinario della Libera Università Mediterranea.

Queste relazioni faranno luce sul percorso artistico come cura, ma anche sul museo come luogo di intercultura e pace.

Sempre nel corso della mattinata sarà possibile partecipre ad una visita guidata alle collezioni permanenti del MArTA, realizzata dal personale del museo tarantino, incentrata sul rapporto tra pace e atletismo, su figure mitologiche pacificatrici, sull’interazione culturale e lo scambio fecondo tra greci indigeni.
Uno spazio sarà infine dedicato alle opere sul tema della pace create dal socio dell’Associazione Amici dei Musei di Taranto, Augusto Bruschi, magistrato e scultore.

L’Associazione Amici dei Musei di Taranto , congiuntamente a più di settanta realtà associative sul territorio nazionale, ha accolto l’invito della Federazione Italiana a celebrare la XXII Giornata Nazionale con una riflessione sul tema Arte e Pace. Abbiamo pensato di coinvolgere in questa iniziativa il museo MArTA, cui ci lega un protocollo d’intesa ed un rapporto consolidatosi nel tempo di amicizia,collaborazione supporto – dice Patrizia De Luca, presidentessa dell’associazione Amici dei Musei Taranto – Perchè i musei rappresentano un importante strumento di pace intesa come dialogo tra le culture e le religioni, al di là di quegli stereotipi che creano inimicizia e divisione”.

L’arte e l’archeologia possono agire come vere e proprie forze rigeneratrici delle comunità in cui operano, stimolando la riflessione, ispirando il cambiamento, diffondendo anche espressioni che parlano più lingue e raccontano  ad esempio l’interazione proficua ed arricchente che può intervenire quando si incontrano popoli e culture differenti – spiega Stella Falzone, direttrice del Museo archeologico nazionale di Taranto – elementi, questi, che di fatto aiutano la comprensione e il dialogo che sono presupposti indispensabili per la Pace”.

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