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A ROMA CONFERITO L’AUGUSTALE AD INSIGNI PERSONALITÀ DAL CENTRO STUDI FEDERICO II

Premiati l’Ambasciatore d’Argentina Marcelo Martin Giusto, Marco Finelli e Alessandra Di Legge

di Goffredo Palmerini

  Si è tenuto martedì 14 ottobre 2025, presso il Circolo Antico tiro a Volo di Roma, una Cena Diplomatica in onore dell’Ambasciatore d’Argentina in Italia, Marcelo Martin Giusto. All’evento è stato invitato a partecipare Giuseppe Di Franco, presidente del Centro Studi Federico II di Palermo. Nel corso della magnifica serata il Presidente Di Franco ha consegnato onorificenze del Centro Studi, così come deliberato dal Consiglio Direttivo e dal Comitato scientifico. In particolare l’Augustale federiciano è stato tributato alle seguenti Personalità:

  • a S.E. Dott. Marcelo Martin Giusto, Ambasciatore d’Argentina in Italia, che con la sua esperienza e professionalità̀ ha dato un eccezionale contributo alla diplomazia argentina e allo scambio di iniziative culturali rivolte alla promozione del soft power italiano e argentino a livello internazionale;
  • al Dott. Marco Finelli, direttore della prestigiosa testata giornalistica nazionale “Gazzetta Diplomatica”, che con il suo lodevole e professionale impegno ha contribuito alla qualità e alla diffusione del giornalismo diplomatico;
  • alla Dott.ssa Alessandra Di Legge, esperta di diritto costituzionale, per la sua brillante carriera professionale e per aver ricoperto vari ruoli istituzionali tra i quali anche quello presso l’ufficio legislativo a Palazzo Chigi. Cultore di diritto costituzionale presso la LUISS Guido Carli e l’Università Europea di Roma, la Dott.ssa Di Legge è Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana.

Prima della consegna delle onorificenze, il Presidente del Centro Studi Federico II, Dott. Giuseppe Di Franco, ha così dichiarato nel suo breve intervento: “Porgo i miei più cordiali saluti a tutte le personalità, ai diplomatici, ai giornalisti presenti a questa iniziativa di alto livello culturale e diplomatico e ringrazio particolarmente il Circolo dell’Antico Tiro a volo e la Direzione della Cena Diplomatica per avermi invitato all’evento di questa serata. Il Centro Studi Federico II, oltre ad essere un’istituzione privata senza fini di lucro, ha tra i suoi scopi quello di promuovere i valori della cultura e del dialogo interculturale e multiculturale, di tolleranza e di apertura al mondo, valori questi senza i quali un multilateralismo, necessario per costruire ponti ideali tra i popoli, non potrebbe esistere né funzionare. La nostra istituzione affronta ogni anno una tematica diversa e si propone di volta in volta il raggiungimento di diversi obiettivi. Quest’anno (2025) il Centro studi ha scelto un tema riassunto dal seguente slogan: “Diplomazia e Interconnessione Culturale per la promozione del Soft Power, il fascino della cultura che unisce il mondo” con un programma di iniziative e progetti inaugurato a Vienna il 27 maggio presso la sede dell’Ambasciata Italiana, rappresentata da S.E. l’Ambasciatore Giovanni Pugliese ed in collaborazione con la quale abbiamo realizzato un evento culturale e diplomatico dedicato appunto alla Diplomazia culturale e al Soft power.

La Diplomazia Culturale e il Soft Power sono strumenti strategici per costruire influenza globale in un mondo sempre più interconnesso. L’Italia, con il suo ricco patrimonio culturale, ha un enorme potenziale per esercitare entrambi, ma deve investire anche in strategie moderne, come l’uso dei media digitali e la collaborazione con influencer culturali. Allo stesso modo, il Soft Power richiede coerenza tra i valori promossi e le azioni politiche per essere efficace. Entrambi i concetti, se ben gestiti, possono trasformare la cultura in un potente strumento di pace, cooperazione e influenza globale. In un’epoca di crescente competizione globale, la cultura può e deve essere una risorsa strategica. La diplomazia culturale non è un lusso, ma un investimento a lungo termine nella reputazione, nella sicurezza e nella prosperità di un Paese. Promuovere il soft power significa contribuire a un ordine internazionale più dialogico, aperto e cooperativo, dove l’influenza non si impone, ma si conquista. Concludo questo mio breve intervento con uno spazio che dedico alla consegna dell’Augustale, una prestigiosa onorificenza che il Centro Studi Federico II ha presentato lo scorso anno a Roma, presso il Circolo degli Esteri,e che viene assegnata ogni anno a Personalità di alto livello che si sono distinte per i loro meriti nel campo della diplomazia internazionale, del giornalismo, dell’arte,della cultura, della medicina e della ricerca scientifica.”

Il Presidente Giuseppe Di Franco ha quindi consegnato l’onorificenza alle Personalità insignite, con le rispettive motivazioni sopra riportate. L’Augustale federiciano – opera d’arte realizzata in ottone dorato dal M° scultore Mauro Gelardi in collaborazione con il M° fonditore Ettore Machì e rifinita dal M° argentiere Roberto Ventimiglia riproduce la moneta aurea fatta coniare da Federico II nel 1231, in occasione del pacifico clima di rinascita a seguito della pace con gli infedeli e con il pontefice, e denominata appunto moneta della pace. È senza dubbio una delle monete più famose e più belle del Medioevo europeo. L’incisore dell’Augustale fu l’orafo messinese Balduino Pagano. 

Contiene i dati socio-economici del territorio e le prestazioni assistenziali e previdenziali

È stato presentato ieri il Rendiconto sociale provinciale INPS di Lecce. Sono intervenuti per i saluti istituzionali il presidente della Camera di commercio Mario Vadrucci, la consigliera delegata per la Provincia di Lecce Loredana Tundo, l’assessore comunale Gabriella Margiotta.

Ha introdotto i lavori il presidente del comitato provinciale Inps di Lecce Massimo De Giorgi che ha lasciato la parola poi al direttore Inps di Lecce Giuseppe Garrisi per la presentazione del rapporto.

A seguire l’intervento di Davide Stasi, data analyst e responsabile dell’Osservatorio Economico “Aforisma School of Management” che ha condotto una puntuale e dettagliata indagine socio-economica sulla provincia di Lecce.

Poi i contributi della presidente del Comitato regionale Inps di Puglia Nadia Polito e della direttrice regionale Inps di Puglia Benedetta Dito. Dopo gli interventi delle parti sociali, hanno concluso i lavori i componenti del consiglio di indirizzo e vigilanza (Civ) Angela Caracciolo e Franco Rampi. Ha coordinato i lavori Antonio Tommasi, direttore provinciale vicario Inps di Lecce.

Il Rendiconto sociale è il più importante e dettagliato strumento con cui il consiglio di indirizzo e vigilanza (Civ) dell’Inps, nell’esercizio delle sue funzioni, mette a disposizione delle istituzioni e degli altri enti pubblici, delle parti sociali, degli istituti di ricerca e di istruzione e dei cittadini, un insieme di dati e informazioni che riguardano l’attività complessiva dell’Istituto nell’anno di riferimento, per quanto concerne sia le prestazioni erogate, sia gli elementi che attengono alla qualità e all’efficacia dei servizi nel rapporto con l’utenza, i cittadini e le imprese.
Sono raccolti i dati socio-demografici ed economici che caratterizzano il territorio, il numero e il valore delle prestazioni erogate dall’Istituto, come le pensioni, gli ammortizzatori sociali e gli altri interventi di sostegno alla famiglia e di inclusione sociale, l’andamento delle entrate contributive e il contenzioso.

L’indice di vecchiaia, che misura l’incidenza della popolazione di 65 anni e oltre sulla popolazione totale, già elevato nel 2023 (26,1 per cento) rispetto alla media regionale e nazionale, si conferma anche nel 2024; segno evidente di una popolazione anziana, con la rilevanza che questo dato assume per politiche di welfare.

L’andamento occupazionale registra un saldo positivo (più 2.703 nel 2024), ma osservando le tipologie contrattuali, si rileva un calo delle assunzioni con contratti a tempo indeterminato (meno 1.743) a fronte di un aumento di quasi tutte le altre tipologie (tempo determinato, contratto intermittente). Un elemento particolarmente significativo è rappresentato dal tasso di disoccupazione: il dato della provincia di Lecce (10,1 per cento) è superiore alla media regionale (9,3 per cento). Rimane superiore rispetto a quello nazionale (6,5 per cento) e il divario pertanto aumenta rispetto all’anno precedente.

L’aumento dei contratti di lavoro «precari» determina, in tema di ammortizzatori sociali, un aumento generalizzato di Naspi per la provincia di Lecce pari a circa il 6 per cento, comunque meno della media regionale del 7,2 per cento. Aumentano significativamente le ore di cassa integrazione, passando da 858.817 ore del 2023 a 2.074.944 ore nel 2024.

Il ricorso allo strumento «Opzione Donna» risulta essere ancora marginale in provincia di Lecce, registrando un dato pari al 10 per cento del totale regionale. Nel 2024 si registra il maggior numero di pensioni liquidate in provincia di Lecce: 218.219 pensioni, di cui 95.425 a uomini e 122.794 a donne. Gli importi medi delle pensioni mostrano un incremento rispetto all’anno prima: da 1.223,8 a 1.283,2 euro per le donne (+5 per cento) e da 1.754,4 a 1.820,4 euro per gli uomini (+3,7 per cento). Le differenze con la media nazionale si riducono: dal -13,46 per cento al -9 per cento per le donne e dal -18,51 per cento al -13 per cento per gli uomini. In materia di invalidità civile, sempre nel 2024, sono state liquidate circa il 22,8 per cento del totale delle pratiche regionali (14.959 sul totale regionale di 65.543).

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